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Usare il feng shui per fare della tua palestra un ambiente di successo

By 2 Settembre 2014Gennaio 13th, 2021No Comments

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Questo post è stato scritto per la Pole Dancing Bloggers Association e puoi leggerlo in inglese sul sito www.pdbloggers.com.

Una palestra è un luogo frequentato da persone che hanno i più svariati obiettivi: mantenersi in forma, divertirsi, migliorare il proprio fisico, sfogare lo stress, rilassarsi, socializzare, allenarsi.

Chi vuole aprire una palestra o la gestisce, dovrebbe tenere fortemente in considerazione questi aspetti e fare in modo di soddisfare gli obiettivi dei clienti attraverso una progettazione dei locali adeguata.

Come fare?

Non sono una frequentatrice di palestre. Il periodo più lungo che ho fatto è stato di 3 anni. Facevo regate in barca a vela e mi ci recavo per allenarmi.

Prima di scrivere questo post quindi, ho deciso di fare un viaggio virtuale nel web per conoscere un po’ meglio questo mondo. Con mia sorpresa, digitando su google “la palestra più bella del mondo” mi sono imbattuta sulla Gold’s Gym di Venice, Florida, considerata da molti bodybuilder come una sorta di tempio, poiché è li che atleti come Schwarzenegger e Lou Ferrigno si sono formati e hanno costruito la loro carriera professionistica. Dall’altra parte degli Stati Uniti viene annoverata la World Gym, fondata nel 1976 a Santa Monica, nella East Coast statunitense, famosa perché vi si allenarono atleti del calibro di Dave Draper.

Sono un architetto italiano e la mia curiosità mi ha portato a cercare nel web cosa offre il mio paese.

I primi posti nella ricerca che ho fatto sono occupati da Hard Candy Fitness, la catena di palestre volute da una delle maggiori pop star degli ultimi decenni: Madonna.

Vedere una di seguito all’altra queste palestre mi ha fatto riflettere su quanta poca importanza sia stata data, in fase di progettazione, ad un concetto di benessere collegato all’armonia degli ambienti. I colori sono molto vivaci; fra contrapposizioni di primari e “black and white” imperanti, l’impressione è che colori e forme delle attrezzature, tendenzialmente di design moderno, a volte aggressivo-freddo, rendano gli ambienti disarmonici.

Probabilmente occorrerebbe discutere sul concetto di benessere e sulle motivazioni che spingono le persone a frequentare le palestra, ma non è questa la sede in cui si debba fare o, dato il calibro e il successo di quegli ambienti, il design soddisfa chi li frequenta?

Come dovrebbe essere la tua palestra ideale?

Lo scopo del feng shui è creare armonia. L’elemento per raggiungerlo, è l’energia. Partendo dal presupposto che ogni persona e cosa sono permeate da un’energia vitale, chiamata Qi dagli antichi cinesi, Ki in Giappone, Prana in India, la palestra ideale secondo il feng shui, combina in modo armonico l’energia degli ambienti con quella delle persone che li frequentano. Armonia è il risultato che il feng shui interior design permette di conseguire attraverso l’uso di forme, colori e materiali.

Probabilmente ti starai chiedendo cos’è il feng shui.

Il feng shui (pronuncia fong sciuei) è un’antica disciplina cinese che attraverso l’uso di forme, colori e materiali consente di creare spazi armoniosi per l’uomo e rispettosi dell’ambiente.

Feng significa “vento” e Shui “acqua”. Nella tradizione cinese, un vento che soffia leggero e l’acqua che scorre calma, sono sinonimo di salute e buon raccolto, perciò un buon Feng Shui è sinonimo di fortuna e benessere. Non è superstizione, bensì l’arte e la scienza di comprendere le forze della natura per progettare case e luoghi di lavoro che sono in armonia con l’ambiente circostante. Il vento rappresenta l’energia più dinamica, incisiva, maschile, yang, mentre l’acqua l’energia più femminile, introspettiva, lenta, yin.

In pratica, con il feng shui si può modificare l’energia che fluisce negli spazi raggiungendo l’equilibrio ideale del “Tao”, risultato della perfetta compenetrazione e interazione di yin e yang.

Progettare una palestra secondo i criteri del feng shui significa analizzare esternamente e internamente l’edificio nel quale sorgerà. Le variabili da tenere in considerazione sono molte. Di seguito elencherò le principali.

Influenza dell’ambiente esterno

Partendo dal presupposto che l’energia arriva dall’esterno ed entra in un edificio dalle porte (bocche del Qi) portando con sé tutto (tradotto in qualità energetiche) ciò che trova lungo il suo percorso, la prima cosa da farsi è osservare l’ambiente circostante.

La presenza di edifici molto più alti che incombono sulla palestra, potrebbe determinare una difficoltà di successo dell’attività per il fatto che l’energia è oppressa. Tralicci dell’energia elettrica, linee dell’alta tensione, dirupi, crepacci, corsi d’acqua a scorrimento molto veloce, sono tutti elementi che possono interferire sul benessere delle persone e sull’aspetto finanziario. In questi casi, un consulente feng shui esperto proporrà di proteggere l’edificio interessato piantando degli alberi che fungano da quinta in direzione dell’elemento perturbante, oppure degli schermi artificiali attraverso l’installazione di pannelli che potrebbero diventare rappresentativi delle attività svolte all’interno della palestra. E’ ovvio che se ti trovi al 43° piano di un grattacielo di NY e devi proteggerti da un edificio che di piani ne ha un centinaio, la questione si complica. Un buon rimedio consiste nell’appendere uno specchio all’esterno della proprietà in modo da respingere l’energia negativa derivante dall’incombenza degli edifici limitrofi. A Hong Kong, Singapore e nell’estremo oriente in generale, l’attenzione a questi aspetti è elevata. Non a caso, le sedi delle principali banche sono progettate scrupolosamente per proteggersi dai concorrenti vicini. Addirittura c’è chi pensa nel dettaglio come infierire con un apposito Sha Qi (freccia d’energia negativa creata da forme appuntite) contro gli edifici circostanti. Non farlo mai!

Se è vero che è opportuno proteggersi dall’energia negativa proveniente dall’esterno, chi conosce il feng shui si prodiga per consentire all’energia di entrare nei propri ambienti in copiose quantità e in modo fluente.

L’energia può essere canalizzata assecondando la sua “forma”, fluida, e indirizzandone il percorso. La cosa migliore da fare è creare un viale di forma sinuosa che conduca all’ingresso alla palestra. Non deve però terminare appresso la porta d’entrata, ma dovrà aprirsi in un Ming Tang – uno slargo che permetta all’energia di rallentare, raccogliersi ed entrare nel locale con tutta la sua forza benefica -. Questo è un accorgimento da applicare sia nel caso in cui l’accesso alla palestra avvenga direttamente dall’esterno, sia quando si trovi all’interno di un edificio. Una volta previsto il Ming Tang si può progettare una porta d’ingresso in vetro trasparente in modo da favorire la continuità del flusso energetico, anche durante le ore in cui la palestra è chiusa.

Come differenziare le destinazioni d’uso della palestra

 

La palestra è un ambiente poliedrico. Reception, sala pesi, sale per corsi, spogliatoi, zona ristorazione, qualcuna ospita anche un centro benessere o stanzini per massaggi. Il feng shui attribuisce un tipo d’energia diversa ad ogni attività. Partendo dalla distinzione fondamentale tra yin e yang, colloca le attività più lente, come yoga, pilates, Thai Chi, Qi Kung ecc..nella prima categoria, classifica le attività aerobiche e di sollevamento pesi come yang e tra le due, quelle di ricevimento, ristorazione e spogliatoio.

Cosa significa tutto questo? Tenere in considerazione questi dati in fase progettuale permette di destinare le zone più dinamiche dell’ambiente alle attività yang, riservare quelle più yin a yoga, pilates ecc..e distribuire le altre funzioni nelle aree intermedie.

Probabilmente ti starai chiedendo cosa determini il fatto che una zona sia più yin o più yang. Richiamo in causa la triade forma, colore, materiale alla quale ho solamente accennato in questo post, aggiungo un quarto fattore – la direzione d’affaccio – e comincio a parlare del Ciclo dei cinque elementi.

Yin e yang: come usare le potenzialità energetiche di una palestra

Luce naturale abbondante e colori vivaci come il rosso, l’arancione, il giallo brillante, il verde acido hanno energia yang. Vuoi fare un test? Colora la tua camera di rosso e dopo un paio di settimane fammi sapere come dormi. Scherzi a parte, non solo il feng shui la pensa in questo modo, i colori elencati sono considerati stimolanti anche dagli studi di psicologia del colore. Anche le forme allungate e appuntite hanno la stessa valenza. Se ti trovi di fronte a spazi aventi queste caratteristiche, ora sai che li dovrai destinare alle attività più movimentate della tua palestra. Divisori in vetro e rivestimenti delle pareti a specchio contribuiranno a rendere dinamici gli ambienti e le persone che si allenano, oltre a fungere da dilatatori dello spazio nel caso in cui volumi e superfici siano ridotte. Le direzioni verso le quali si rivolgono gli ambienti hanno molta importanza e possono influire sul modo di sentirsi delle persone. Se ti stai chiedendo quale sia la posizione migliore per una sala pesi o per le sale riservate ai corsi aerobici, considera che l’energia più attiva arriva dal quadrante Est/Sud-Ovest. Il mattino ha l’oro in bocca, recita un detto. Del resto, le ore dell’alba, il mattino e il mezzogiorno non i più indicati per svolgere attività impegnative?

Chi invece va in palestra per rilassarsi avrà bisogno di spazi diversi.

Soffitti bassi, ammorbiditi da teli che creano forme sinuose a richiamare la quiete indotta dallo scorrere calmo di un fiume o dal lento ritmo delle onde sulla battigia, servono a creare la giusta atmosfera negli ambienti in cui si svolgono le attività yin. I colori migliori in questo caso sono quelli comunemente conosciuti come freddi: azzurro, marrone, nero e alcune tonalità di verde scuro, viola, beige. Fra i materiali sono da preferire quelli naturali o che ne riprendano le textures: pavimenti in legno o finto legno, stuoie in rattan, corda, sisal, tessuti grezzi come lino e canapa da impiegare per creare tendaggi morbidi e fluenti.

Se hai deciso di riservare la zona Est/Sud-Ovest alle attività aerobiche, destinerai l’area restante alle altre, dando la priorità alle direzioni Nord, Ovest, Nord-Ovest.

Oltre allo spazio centrale di qualunque ambiente, il feng shui attribuisce alcune direzioni intermedie all’elemento Terra. Sono le direzioni corrispondenti alle stagioni di mezzo: il passaggio dall’estate all’autunno – Sud-Ovest- e dall’inverno alla primavera – Nord-Est – è governato da un’energia piuttosto statica, associata alla forma quadrata e cubica, a materiali quali la pietra, il cotto, la sabbia e ai colori della Terra che vanno dal beige al marrone passando per i gialli e gli ocra.

Seguendo lo schema tracciato, il centro della palestra dovrebbe allora essere occupato dall’area ristorazione, dagli spogliatoi e dalla reception, ambienti in cui energia yin e yang si alternano grazie al fatto che chi li frequenta può essere di passaggio veloce oppure prendersela comoda per chiedere informazioni alla receptionist, sorseggiare una bevanda al bar o godersi una doccia rinfrescante in spogliatoio.

Se dovessi ricevere l’incarico di progettare una palestra seguirei senza dubbio il layout virtuale appena descritto e mi piacerebbe l’idea d’ispirarmi a un elemento naturale come un albero capovolto. Il tronco al centro ospiterebbe le aree appena menzionate, lungo la traccia di un ramo sinuoso ma non contorto costruirei il percorso d’ingresso e tutt’intorno svilupperei la composizione degli ambienti restanti, tendendo sempre presente la distinzione yin-yang.

In passato ho redatto un piano di fattibilità per un centro benessere con annessa piccola palestra e sala congressi. L’ispirazione mi era venuta dal nautilus, la conchiglia a spirale che amo alla follia perché racchiude in sé la mia idea di evoluzione, cicli che si ripetono espandendo consapevolezza e conoscenza.

Spesso le palestre vengono allestite all’interno di edifici che per necessità funzionali devono avere campate enormi, con la conseguenza di richiedere pilastri massicci lungo il perimetro e architravi possenti atte a sostenere le ampie coperture. Secondo i principi del feng shui, pilastri e travi sono portatori di energia negativa. L’energia scorre e lambisce le superfici. Quando trova una trave è come se ne accarezzasse i lati fino al punto in cui, fluendo dall’alto verso il basso si scontra lungo la superficie parallela al pavimento creando una cosiddetta freccia Sha Qi che scarica la sua forza sulle teste di chi vi sta sotto. Può contare poco se i soffitti sono molto alti (più di 3,5 metri), diventa pericoloso se sono bassi, soprattutto per chi vi stanzia sotto a lungo (più di un’ora) – receptionist, addetti alla ristorazione, frequentanti corsi di durata superiore a sessanta minuti o corsi di meditazione, yoga e in generale attività rivolte al relax -.

La soluzione consiste nello schermare travi e pilastri incombenti. Il come dipende da fattori quali la disponibilità economica, le tecnologie applicabili, lo stile complessivo della palestra. Sta di fatto che soffitti e superfici piani sono da considerarsi migliori e sono facilmente realizzabili con l’impiego di lastre in cartongesso o pannelli in fibra di legno. Aggiungo una chicca per chi pensa di attuare questa soluzione: trova il modo per creare delle superfici curve negli angoli parete-parete e pareti-soffitto, solo così potrai garantire il massimo flusso dell’energia ed evitare il ristagno in quei punti.

E’ ovvio che in un post non posso esaurire tutti gli argomenti di un buon feng shui per una palestra. I casi possono essere tanti e diversi e per seguire con attenzione i principi di quest’affascinante pratica, ci vorrebbe un professionista che prende in analisi il sito anche da un punto di vista astrologico. Sì, anche siti ed edifici hanno una proprio tema natale e quando ho la possibilità di recarmi in loco, munita di bussola eseguo tutte le misurazioni del caso; il tempo poi, riferito all’anno di ultimazione dei lavori di costruzione dell’edificio (quando è nato) completerà l’elenco d’informazioni necessarie per fare una consultazione professionale.

Ora però hai un sacco d’indicazioni per guardare con occhi diversi la tua palestra, sia che ne sia il gestore o che la frequenti come cliente. Hai trovato qualcosa che t’insospettiva e hai scoperto come migliorare la situazione? Faccelo sapere nei commenti e avremo modo di parlarne.

Michela Martini

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